PROGETTAZIONE IMPIANTI BIOGAS: PRODUZIONE E INCENTIVI PER IMPIANTI
Per maggiore chiarezza, prima di estendere la panoramica sulla progettazione di impianti a biogas è bene distinguere tra due termini utilizzati per la descrizione dei processi di questo tipo di centrale:
- Biomassa: si tratta di materiale proveniente dalle coltivazioni, che è potenzialmente trasformabile in gas e quindi in energia: mais, foraggio, reflui degli allevamenti, ecc. Le biomasse ed i combustibili provenienti dalle colture, emettono nell’atmosfera durante la combustione, una quantità di anidride carbonica all’incirca corrispondente a quella che viene assorbita in precedenza dai vegetali durante il processo di crescita. Questo impiego a fini energetici limita quindi il rilascio di nuova anidride carbonica, il principale responsabile dell’effetto serra.
- Biogas: comprende una miscela di vari tipi di gas (per la maggior parte metano, dal 50 al 80%), prodotto dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) dei residui organici provenienti da rifiuti (è possibile generare biogas da rifiuti), vegetali in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici, fanghi di depurazione o scarti dell’agro-industria. L’intero processo vede la decomposizione del materiale organico da parte di alcune tipologie di batteri, producendo anidride carbonica, idrogeno molecolare e metano.
- Substrati organici: con questo termine si indicano comunemente gli “input” di origine organica che possono essere introdotti nel reattore degli impianti di digestione anaerobica, e sono svariati. In primo luogo ci sono i liquami bovini e suini e le deiezioni avicole (dette pollina), si hanno poi i vari residui dei raccolti agricoli, nonché le piante “energetiche”, ossia coltivate specificamente per la produzione di energia (dove però questo non comporti sottrazione di aree agricole utilizzabili per la produzione di colture alimentari).
I biogas sono considerati una fonte energetica rinnovabile in quanto, se reimpiegati, non vengono immessi direttamente nell’ambiente e derivano da processi naturali di decomposizione di materia organica. L’inclusione sotto la categoria delle fonti pulite fa sì che l’energia prodotta tramite il loro impiego sia “vendibile” sotto forma di certificati verdi alle industrie che sono obbligate per legge a investire denaro in energia da fonti alternative.
PROGETTAZIONE IMPIANTI BIOGAS: PERCHE’ INVESTIRE E I VANTAGGI DEL BIOGAS (torna su)
I punti di forza di una centrale a biomasse che produce biogas sono numerosi, e altrettanti sono i motivi per investire:
- con la progettazione di impianti a biogas e la successiva realizzazione è possibile trarre profitto dalla vendita dell’energia prodotta, che è pulita e rinnovabile;
- i gas prodotti dalla fermentazione anaerobica possono essere tenuti sotto controllo, incanalati, stoccati e quindi riutilizzati al momento giusto;
- I rifiuti organici trovano una loro valorizzazione energetica e si ottiene una riduzione dei costi di gestione degli impianti dal punto di vista del consumo (in particolare quando il biogas prodotto è in parte riutilizzato all’interno all’azienda come nel caso delle distillerie o dei caseifici);
- Tramite il processo di produzione di biogas si limita la propagazione nell’atmosfera del metano in essa contenuto (che è uno dei “gas serra” più pericolosi per l’ambiente: si pensi che 1 kg di metano equivale a 25 kg di CO2).
- Al termine del processo produttivo effettuato negli impianti a biogas, i materiali residuali come il digestato, possono essere utilizzati per la fertilizzazione di terreni come ottimi ammendanti.
- L’anidride carbonica emessa dalla combustione del biogas è quella generata dalle piante durante la loro vita, e non si ha quindi un’aggiuntiva emissione in atmosfera come quella dovuta ai carburanti fossili;
- Si ottiene l’effetto di contenere il cattivo odore rilasciato dagli scarti organici e stabilizzazione organica
- Si ottiene un effetto igienizzante contro i microrganismi patogeni, e vengono così distrutti batteri e virus contenuti nei liquami;
- Si possono richiedere gli incentivi statali se si fa richiesta di costruzione e di progettazione di impianti a biogas, come nel caso dello smaltimento del FORSU, ovvero la frazione organica dei rifiuti solidi urbani.
- Il biogas tra le fonti di energia rinnovabile è quella più stabile e garantita.
PROGETTAZIONE IMPIANTI BIOGAS: CI SONO RISCHI PER LA SALUTE? (torna su)
Bisogna ricordarsi che quando si parla di centrali a Biogas, si sta parlando di energia rinnovabile, con un bassissimo impatto sull’ambiente, e di conseguenza sulla salute dei cittadini.
Basti pensare che anche secondo il protocollo di Kyoto, è stato sancito che questo tipo di energia prodotta dagli impianti biogas non contribuisce all’aumento della CO2 in atmosfera, in quanto quella emessa dalla combustione equivale a quella che viene catturata e trasformata in ossigeno durante il ciclo di coltivazione delle colture vegetali da cui deriva il gas stesso.
Inoltre, nonostante siano già bassissimi i limiti alle emissioni previsti per legge, i nostri impianti a biogas riescono a scendere ulteriormente al di sotto di queste limitazioni, come dimostra la tabella sottostante relativa ad impianti con potenza termica entro i 3 KW:
Va tenuto presente che i valori emessi con i nostri impianti a biogas, sono idonei anche per le più restrittive richieste normative per impianti superiori ai 3KW.
Fatta questa doverosa premessa, va tenuto presente che per gli impianti a biogas sebbene presentino numerosissimi vantaggi, si osservano le seguenti criticità:
- La temperatura dei digestori anaerobici va tenuta sotto controllo specialmente nei paesi freddi, poiché essa non deve scendere sotto 15°C;
- Il progetto impianto biogas deve prevedere che lo stabilimento non sia collocato troppo lontano dalle zone di produzione degli input, poiché il loro eventuale stoccaggio richiederebbe una forte spesa.
- Bisogna evitare di sottrarre terreno destinato all’alimentazione per dirottarlo alla produzione di energia da biogas, quindi si consiglia di utilizzare terreni che altrimenti sarebbero stati incolti o comunque non sfruttati per il sostentamento della popolazione.
- E’ da evitare di irrorare i terreni con dosi massicce di fertilizzanti e di pesticidi sapendo che le coltivazioni sono destinati ad uso non alimentare, risparmiando quindi dell’inutile inquinamento del terreno stesso e delle falde acquifere sottostanti.
Serve quindi come sempre buon senso non solo nella progettazione di impianti a Biogas, ma anche nella loro manutenzione e un minimo di visione imprenditoriale.
La fonte energetica pulita fornita dal biogas dunque, si presenta come estremamente conveniente, sia dal punto di vista economico, che ambientale ed energetico.