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Progettazione Impianti Elettrici

L’IMPORTANZA DI UNA PROGETTAZIONE DI ALTO LIVELLO

La progettazione di impianti elettrici è un attività di fondamentale importanza tecnica sia sul fronte dell’efficienza energetica che su quello della sicurezza. Le risorse impiegate in questo ambito in fase progettuale sono ben spese, non solo perché un buon progetto consente di evitare sforzi e adattamenti successivi, ma anche perché consente di venire subito incontro senza vincoli alle esigenze del cliente e a quanto richiesto dalla normativa.
Si definisce impianto elettrico l’insieme delle componenti necessarie a rendere agevole l’uso e la trasmissione dell’energia elettrica.
SMEA Engineering da decenni si occupa della progettazione di impianti elettrici industriali e civili, fornendo soluzioni di qualità senza rinunciare alla personalizzazione dell’offerta.
Più nello specifico, l’attività di SMEA Engineering consiste nella progettazione di:

  • Impianti elettrici a bassa, media ed alta tensione;
  • Cabine elettriche;
  • Stazioni di trasformazione;
  • Impianti di distribuzione.

Il tutto utilizzando dei collaudati criteri di scelta:

  • Affidabilità; la scelta dei componenti degli impianti, come peraltro le soluzioni tecniche da adottare, sono mirate ad ottenere un impianto che nella sua semplicità di funzionamento e nella qualità dei componenti, incida sensibilmente sulla riduzione dei costi di gestione e manutenzione della struttura;
  • Ispezionabilità; grazie alle soluzioni di SMEA Engineering, gli impianti risultano facilmente accessibili, con particolare attenzione alle dimensioni dei componenti, per consentirne un agevole accesso, manutenzione e sostituzione;
  • Igienicità e sicurezza; sono adottati quegli accorgimenti che oltre a garantire facilità di gestione siano in grado di garantire la sicurezza delle persone e la facile pulizia dei vari componenti, preservandoli da prematuri inconvenienti;
  • Flessibilità; quanto previsto nei progetti è tale da consentire anche dopo l’ultimazione dei lavori, la realizzazione di modifiche successive con ridotti costi impiantistici;
  • Parzializzazione d’uso; la distribuzione dell’energia si progetta in modo tale da consentire nei limiti del possibile una sufficiente parzializzazione di funzionamento suddiviso per zone, come pure in caso di guasto, riducendo al minimo il disservizio solo alla zona interessata dal problema;
  • Risparmio energetico; sotto il profilo energetico si privilegiano quelle soluzioni che consentono un’elevata efficienza dell’impianto in relazione ai prelievi di energia;
  • Costo di manutenzione e standardizzazione dei componenti; particolare rilievo merita l’aspetto della facilità di manutenzione ordinari, della possibilità di un efficace individuazione degli eventuali guasti e della rapidità di intervento, spesso fonte di gravissimi disagi anche per impianti correttamente dimensionati;
    Particolare riguardo è dato a questo aspetto di primaria importanza, consentendo facili accessi, standardizzando il più possibile le apparecchiature e concentrando i punti di più frequente manutenzione;
  • Costi di gestione; lo sviluppo della progettazione in accordo ai criteri sopraddetti, contribuisce in maniera consistente al contenimento dei consumi energetici.

Parlando di guasti, vale la pena elencare quali sono le principali problematiche che si possono riscontrare, e come risolverle.
Uno degli imprevisti più frequenti è il corto circuito: si tratta di un problema di isolamento dell’impianto che rovina la struttura e le componenti, rischiando di danneggiare in maniera indiretta anche le persone; la soluzione adottata in questo caso è solitamente l’installazione di un interruttore magnetometrico, che va a proteggere magneticamente i circuiti, oltre che difenderli dai sovraccarichi.
Un altro problema che può interessare queste installazioni è la dispersione elettrica: questa è più pericolosa del cortocircuito perché la problematica di isolamento difettoso in questo caso va a danneggiare direttamente le persone; ecco che allora è di vitale importanza dotarsi di un salvavita, tecnicamente denominato interruttore differenziale. Questo strumento consente di proteggere l’individuo che inavvertitamente venga in contatto con dei cavi non isolati, togliendo la corrente all’impianto.
Se si sbaglia invece a dimensionare i conduttori, o la rete subisce dei carichi eccessivi, allora stiamo parlando di sovraccarico. Questa problematica porta a lungo andare al deterioramento delle componenti esponendole al rischio di cortocircuiti o dispersioni. Per contenerlo e per proteggere strumenti costosi come i motori, si usa il salvamotore, ovvero un interruttore magnetotermico che stacca l’alimentazione appena rileva un anomalia.
L’ultimo dei problemi più diffusi agli impianti elettrici è quello della sovratensione, che si verifica quando un fenomeno esterno (come un fulmine o il semplice contatto con una rete a tensione superiore) va a interferire con le componenti interne del sistema. In questo caso è necessario uno scaricatore, vale a dire un componente che scarica l’energia al terreno in caso di brusco ed eccessivo superamento della tensione per cui l’impianto è stato progettato.
Merita un accenno anche il fusibile, che sebbene venga utilizzato prevalentemente in ambiti domestici, protegge da sovracorrenti che possono esser provocate da cortocircuiti.
Alla luce di questi rischi, è chiaro perché ci si debba affidare a dei professionisti evitando il fai da te manuale: la buona riuscita di un impianto elettrico è sinonimo non solo di efficienza ed efficacia, ma soprattutto di sicurezza.

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