Con l’evoluzione del commercio, e la crescita delle industrie, si è resa sempre più scalpitante la necessità di un accurato e responsabile controllo delle emissioni inquinanti, nel miglior rispetto della natura. A questo proposito, l’analisi delle sostanze immesse nell’atmosfera a seguito dei cicli produttivi è di fondamentale importanza sia per ridurre l’impatto ambientale che per rispettare i limiti imposti dalle normative: in questo quadro, i solventi contenuti nei gas vanno filtrati e recuperati, al fine di poter essere reimpiegati nei processi produttivi senza arrecare danno all’ambiente e risparmiando al contempo denaro.
FUNZIONAMENTO
Il funzionamento di un impianto di recupero solventi si schematizza in quattro fasi:
- Il solvente viene sottratto dal gas attraverso l’aiuto di carboni attivi. Il gas di scarico del processo industriale viene prima filtrato meccanicamente, e in seguito sospinto verso le celle a carboni attivi. Il pretrattamento, e il filtraggio successivo, hanno lo scopo di impedire che le sostanze inquinanti vengano scaricate direttamente in atmosfera.
- La sostanza viene quindi desorbita utilizzando del vapore. Una volta che il filtro raggiunge uno stato di saturazione, indicato dal fatto che la capacità depurativa scende sotto un certo livello, allora ha inizio la rigenerazione, ovvero la pulitura del filtro attraverso del vapore. Il vapore assorbe quindi i solventi dai carboni, e ne esce impregnato.
- Si recupera il solvente dall’acqua attraverso asciugatura del fluido. A questo punto quindi il gas viene condensato per mezzo di uno scambiatore, e il liquido viene portato al distillatore.
- La sostanza viene distillata. La distillazione ha inizio con un decantatore, dove il liquido viene fatto decantare: si ottengono così due sostanze, una più pesante ovvero solvente bagnato, e l’altra più liquida ossia acqua impregnata di solvente. La prima viene fatta essiccare attraverso una colonna di essicazione e viene poi trasportato ad un distillatore dove viene depurato da imperfezioni e reinserito nel ciclo produttivo, la seconda verrà inviata ad un ribollitore dove tramite evaporazione a basse temperature e successiva condensazione, la sostanza verrà riciclata.
- Più nel dettaglio, l’impianto di recupero solventi a carboni attivo è costituito principalmente da :
- Rete di captazione e convogliamento aerea
- Sistema di filtrazione e raffreddamento dei gas
- Ventilatori di aspirazione ed espulsione
- Adsorbitori a carbone attivo
- Sistema di rigenerazione dei carboni ad azoto
- Sistema di condensazione dell’acetato grezzo a bassa temperatura
- Gruppo frigo, stazione acqua di torre e sistema di pompaggio
- Colonne di distillazione per la produzione dell’acetato puro dal grezzo
VANTAGGI
I vantaggi principali di questo sistema sono:
- Alta efficienza di abbattimento e recupero acetato
- Bassi consumi energetici e reattivi
- Costanza del rendimento, indipendente dalle caratteristiche del gas
- Abbattimento delle sostanze odorose
- Sicurezza di funzionamento senza rischio di incendio in quanto i gas sono costantemente controllati in concentrazione e fuori dal “LEL”. La rigenerazione ad azoto in assenza di ossigeno impedisce qualsiasi combustione e quindi incendio.
- Alta qualità del solvente recuperato
In questo impianto le sostanze pericolose sono costituite essenzialmente dal solvente a base di acetato di etile recuperato contenuto in certi circuiti della struttura, in particolare:
- Condensatore e recupero del grezzo
- Serbatoio di servizio del grezzo
- Colonne di distillazione
- Serbatoi servizio altobollenti, azeotropi, puro
Un impianto generale di terra assicura una equipotenzialità delle masse e una difesa dalle scariche atmosferiche.